venerdì 16 giugno 2017

Pixie Ninja - Ultrasound: i racconti pazzeschi della musica

(Recensione di Ultrasound dei Pixie Ninja)


Non so se vi è mai capitato di vedere l'incontro di due mari diversi. Per chi non l'ha mai visto, lo spettacolo che ci si ritrova di fronte è quello di una linea che oscilla dando la sensazione di due mani che s'intrecciano. Il colore di ciascun mare è diverso dall'altro, uno più intenso, ed è incredibile vedere come non c'è una specie di compromesso, come se entrambi questi giganti d'acqua volessero imporsi sull'altro. E' una danza infinita dove nessuno vincerà mai.

Perché introdurre la mia nuova recensione con qualcosa che non parla di musica? Perché la musica stessa e l'incontro di mari, di oceani che si scontrano, s'incontrano, si amano e si odiano. In questo insieme di reazioni io mi ritrovo affascinato. Quando mi ritrovo di fronte dei mondi che sembrano non avere nulla a che fare tra di loro ma vengono poi messi in armonia in modo pazzesco. Mi piace l'utilizzo del passato con lo sguardo rivolto al futuro, mi piace l'inventiva senza limiti. 
Non tutto questo l'ho ritrovato su Ultrasound, disco di debutto dei norvegesi Pixie Ninja, ma una grande dose di novità, di aria fresca, di pezzi che sorprendono per le vie che prendono. I due grandi mari che s'incontrano in questo lavoro sono il rock progressivo e l'elettronica, qualcosa che magari non è proprio una cosa nuova, ma è il come ad essere bello e fantastico. Infatti si percepisce chiaramente che siamo di fronte a dei musicisti molto capaci. Musicisti che hanno la voglia e la volontà di mettere su queste canzoni la loro infinita capacità di sorprendere. Per quello questo è un disco senza tempo, tanto futurista quanto passato. Per quello questo è un disco che sembra buttarci dentro ad una spirale caleidoscopica per poi riportarci in terra. Infatti l'utilizzo dell'elettronica in questo disco è un utilizzo quasi cinematografico, costruendo una serie di scenari favolosi.

Pixie Ninja

Ma come far dialogare al meglio l'elettronica ed il rock progressivo? Anzi tutto lasciando a ciascuno di questi mondi il proprio spazio. Non forzando mai un incontro che altrimenti diventerebbe uno scontro. Dopo di che diventa essenziale che ci sia una giusta filosofia dietro, filosofia nella quale la parte progressiva diventa la base sulla quale si adagia la parte elettronica. Infatti se dobbiamo evidenziare uno strumento solista questo strumento sarebbe i synth e le tastiere oltre a tutta la parte programmata. Questa costruzione non preclude la presenza di altri strumenti "convenzionali", anzi, in questo lavoro c'è spazio per batteria, basso, chitarra, oltre a strumenti del passato come glockenspiel, mellotron o flauto traverso. Ma il fatto che l'elettronica abbia il protagonismo è in realtà una piccola trappola. L'illusione è quella ma quello che c'è oltre è molto più interessante. Non è l'elettronica ad essere il padrone ma è la parte progressiva che esige e riserva quel ruolo. Perché? Perché per raccontare con musica quello che i Pixie Ninja vogliono raccontare è necessario far ricorso a questi suoni. Altrimenti il quadro che verrebbe fuori sarebbe molto diverso. Ecco perché non siamo in un banale livello sonoro ma bensì nell'Ultrasound.

Quanto mi piacciono le trame che si crea con la musica. Quanto mi piace l'evoluzione che può intraprendere un brano per portarti dove non osi immaginare. Perché alla fine la musica è quello, è la lettura di un racconto e si sa, gli scrittori bravi sono quelli che riescono a sorprenderti pagina dopo pagina con il loro stile personale. Ecco, i racconti che Ultrasound mi ha lasciato sono splendidi, sorprendenti e variegati. Sono futuristici, sono intimi, sono acidi, sono luminosi. La penna dei Pixie Ninja riempe i fogli con parole che s'incatenano magistralmente lasciandoci voglia di altro.



La libertà di questo disco è curiosa. Da una parte sembra lasciare carta bianca a tutto quello che viene suonato in questo disco, dall'altra è circoscritta alle intenzioni della band. Io prendo due esempi molto diversi per farvi capire qual è il mondo che ci ritroviamo di fronte.
Il primo è il brano Elusive the Wind Vane. Qua abbiamo l'impressione di aver a che fare con un brano molto più vicino al mondo progressivo. Ma è solo un'illusione, perché dopo qualche minuti l'elettronica si apre strada giostrando con gli altri strumenti. Viene fuori un brano acido, attratti quasi metal, un brano che viaggia su costanti cambi come se la trama del racconto prendesse vie impensabili.
Il secondo è Polysomnographic. E' un brano emozionante che ci porta indietro nel tempo grazie alle sue sonorità krautrock. E' spaziale ma ecco ancora una volta che ritorna un concetto che mi sta molto a cuore: più si diventa cosmico più si è introspettivo.

Ultrasound è un disco geniale. E' figlio di una grande originalità e voglia di scrivere musica con una personalità forte ed unica. Dietro ai Pixie Ninja ci sono dei musicisti navigati e l'impressione che viene fuori è che hanno cercato di far incontrare questi mari così diversi riuscendo a creare una linea con delle oscillazioni perfette. Un disco bellissimo, veramente.

Voto 9/10
Pixie Ninja - Ultrasound
Apollon Records
Uscita 23.06.2017

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